La ricerca dell’artista Mario Perrotta nasce da una urgenza personale, dalla ricerca della risposta alla domanda “ Cosa significa essere papà?”.
E’ così poi che nasce ogni ricerca teatrale, da un bisogno che parte dall’interno, se vi è l’urgenza di parlare allora il teatro è Necessario.
Lo spettacolo ti investe e rimane addosso una sensazione amara che rende scomodo lo stare seduto a guardare. Sono tre le tipologie di padre scelte dall’attore. Questi tre personaggi, interpretati tutti dallo stesso Perrotta, si inseguono uno dopo l’altro, in un flusso continuo e a spirale, che andando avanti sviscera e rende palesi le distorsioni dello sguardo patologico di queste tre sfaccettature dell’essere padre.
Lo spettacolo non si prefigge come scopo ultimo, di dare una risposta certa, ma nello spettatore nasce o si incrementa la grande premura di porsi domande .
“Provo ad esorcizzare in scena i padri che non vorrei mai essere..” M. Perrotta
Dafne Ciccola
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