“LO SGUARDO INNAMORATO” – INAUGURAZIONE MOSTRA FOTOGRAFICA LETIZIA MORINI
Quando si entra nella sala espositiva si ha subito la sensazione di essere accolti a casa della famiglia Morini, calore, accoglienza, semplicità è quello che subito traspare e si respira.
Quello che appare subito evidente nelle foto di Letizia è la vivacità dei colori e lo sguardo attento e preciso dei particolari. La mamma ci dice che le foto sono tutte originali, non vengono sistemate o ritoccate perché Letizia vuole che restino così come sono nella realtà senza ritocchi né artifici. Parlando con la sua famiglia, e grazie anche alla visione di un video che ci mostra la vita quotidiana dell’artista, si comprende come Letizia abbia ben chiaro quale sia il suo posto nel mondo e quanto sia importante per lei cogliere il significato profondo delle cose. Le foto sono frutto di molteplici scatti, fino a quando non viene fuori lo scatto “giusto”, ed è quasi sempre quello che non ci si aspetta, è la ricerca continua di un particolare inaspettato. La valorizzazione quasi maniacale di particolari che sembrerebbero insignificanti ma che nascondono la realtà per quello che è veramente senza costruzioni né elaborazioni.
Letizia ci dice che lo sguardo innamorato è per lei lo sguardo di un bambino che guarda il mondo, e la bambina che è lei non desidera altro che continuare a fotografare perchè è ciò che le permette di guardare e di farsi guardare, che la mette in contatto con gli altri e la fa sentire viva.
Le foto provocano nello “spettatore” una reazione emotiva che lo porta inevitabilmente alla riflessione. Così come il teatro richiama e si riconosce nello sguardo dell’altro, lo sguardo innamorato di Letizia ci costringe a fermarci e prestare attenzione a ciò che normalmente non vediamo, ci invita a vedere le cose nel presente per quello che sono nel qui e ora e ci rivelano qualcosa che nella normalità non avremmo neanche preso in considerazione. Solo un Artista vero ha la capacità di mettere alla luce la bellezza delle cose, e Letizia lo sa fare egregiamente. E questo suo modo di partecipare alla vita, per dire io esisto, io sono qui guardatemi è la massima espressione teatrale della bellezza della vita.
Chiara Virgulti
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