Per il Festival TESPI, prezioso l’intervento della Casa dello Spettatore di Roma, che condurrà percorsi di didattica della visione
L’associazione culturale Casa dello Spettatore collabora a livello nazionale con teatri, circuiti, festival e compagnie. È uno spazio permanente di studio, sperimentazione e ricerca teorico-pratica sull’esperienza di essere spettatori le cui finalità sono:
- costruzione di comunità di cittadini che nella fruizione condivisa dello spettacolo trovino opportunità di crescita individuale e collettiva;
- formazione, sviluppo e qualificazione del pubblico delle varie forme di spettacolo;
- educazione dello spettatore di tutte le età con particolare attenzione alle giovani generazioni e al rapporto con la
Il lavoro si struttura intorno ad un’idea: andare a teatro è innanzitutto condividere un’esperienza di comunità e obiettivo principale è restituire all’arte la sua funzione sociale, alimentando la curiosità e la consapevolezza del pubblico in modo strutturato.
IL TEATRO INTEGRATO INTERROGATO
quale pubblico, quali visioni?
L’attività condotta all’interno del festival prevede il coinvolgimento di alcune classi, insieme ai propri docenti, in una ricerca aperta e condivisa intorno a quel “prima” di attese, curiosità, conoscenze e ipotesi intorno allo spettacolo, e a quel “dopo” di reazioni e rielaborazioni.
Al centro della discussione, in questa occasione, l’esperienza di essere spettatori e spettatrici di un lavoro di teatro integrato, IO SONO MAX e di un lavoro che parte dall’esperienza dello stesso, DESPRESSO. Ogni incontro è sostenuto inoltre da specifici materiali appositamente strutturati, in cui ritrovare di volta in volta spunti e tracce da percorrere, per intraprendere un percorso mobilitando conoscenze e interrogativi, in un processo che si nutre di incontri, scoperte e punti di vista.
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